Agostino by Moravia Alberto

Agostino by Moravia Alberto

autore:Moravia Alberto
La lingua: ita
Format: mobi, epub
editore: Bompiani
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


II

Non era così tardi, come temeva; giunto allo stabilimento, scoprì che la madre non era ancora tornata. La spiaggia si vuotava; pochi bagnanti indugiavano ancora, radi e isolati nel mare che scintillava forte; la gente, languida e accaldata, se ne andava in fila sotto il sole meridiano, per il sentiero di tavole che portava alla strada. Agostino sedette sotto l’ombrellone e aspettò. Gli pareva che la gita della madre si prolungasse fuori dell’ordinario; e dimenticando che il giovane del pattino era arrivato molto più tardi del solito e che non era stata la madre a volersene andar sola bensì lui a scomparire, si diceva che quei due avevano certamente approfittato della sua assenza per fare le cose di cui avevano parlato i ragazzi e il Saro. Non provava a questo pensiero alcun senso di gelosia bensì un tremito tutto nuovo e strano di complicità, di curiosità e di cupa e compiaciuta approvazione. Era giusto che sua madre agisse a quel modo con il giovane, che se ne andasse ogni giorno con lui in pattino e che in quel momento, lontano dagli sguardi indiscreti, tra cielo e mare, si abbandonasse tra quelle braccia; era giusto e lui ormai era perfettamente in grado di rendersene conto. Tra questi pensieri scrutava il mare cercandovi i due amanti.

Finalmente il pattino apparve, non più che un punto chiaro sul mare deserto, rapidamente si avvicinò, egli vide sua madre seduta sul banco e il giovane che remava. I remi si alzavano e si abbassavano e ogni colpo di remi era accompagnato da uno scintillio fulgido dell’acqua smossa. Allora si levò e andò sulla riva. Voleva vedere sbarcare la madre, osservare bene in lei le tracce di quell’intimità a cui aveva per tanto tempo partecipato senza comprenderla e che ora, alla luce delle rivelazioni del Saro e dei ragazzi, gli sembrava che dovesse apparirgli in una maniera tutta nuova, piena di una evidenza impudica e parlante. Dal pattino, prima ancora che approdasse, la madre gli fece un gran cenno di saluto con la mano; poi saltò allegramente nell’acqua e in pochi passi fu accanto al figlio. “Hai fame?... ora andiamo subito a mangiare... arrivederci... arrivederci... a domani,” soggiunse con voce melodiosa voltandosi e salutando il giovane. Ad Agostino parve più contenta del solito; e pur seguendola attraverso la spiaggia, non poté fare a meno di pensare che c’era stata nei suoi saluti al giovane una gioia ebbra e patetica; come se quel giorno fosse veramente accaduto ciò che la presenza del figlio aveva sin allora impedito. Ma qui si fermavano le sue osservazioni e i suoi sospetti; per il resto, salvo quella gioia goffa e così diversa dalla solita dignità, non gli era possibile capire in alcun modo quel che fosse avvenuto durante la gita e se tra i due già corressero rapporti d’amore. Il viso, il collo, le mani, il corpo, per quanto scrutati con nuova e crudele consapevolezza, non rivelavano i segni dei baci e delle carezze che avevano ricevuto. Agostino più guardava sua madre e più si sentiva deluso.



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